Imparare da metropoliz Unlost territories ovvero il centro è dove è l’azione

“[...] un territorio non più perso e disperso alla vita, alla cultura, alla città ma che viene riattivato”

Metropoliz, una fabbrica dismessa che si sviluppa su una vasta area nel quartiere di Tor Sapienza, è un luogo in cui coabitano circa duecento persone di più nazionalità che non solo si configura come una soluzione abitativa per queste persone, ma rappresenta anche un chiaro esempio di mixitè. Con un museo  ma si tratta anche di un centro sociale e di supporto, di un laboratorio aperto, di piccoli moduli educativi o didattici, catalizzato sull’arte. 

Individuare dei “Lost territories” e trasformarli in Unlost è un importante gesto per riqualificare le città. In questa modo l’esempio di Metropoliz è importante per trovare delle strategie applicabili in tutti i contesti urbani, per passare dal particolare al generale, un importante punto di partenza per comprendere come agire nella trasformazione di un’ area specifica. 

Parlando di periferie si tende sempre a concentrarsi sulle loro condizioni fisiche, sul loro degrado, che condiziona le vite dei cittadini. Per questo parlando di “periferie”, si pensa subito a interventi di natura edilizia, urbanistica, architettonica.


È importante invece fare un’analisi più ampia, capire le persone, con le loro vite, il loro lavoro, le loro storie per trovare dei catalizzatori di interesse e rispettare il principio della mixitè nel quale le attività vengono integrate in maniera da convivere simultaneamente all’interno di una logica progettuale plurifunzionale in cui la relazione tra vita pubblica, sociale e lavorativa e quella privata acquistano nuove conformazioni.




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