Nuova soggettività. L'architettura tra comunicazione e informazione

"Noi ci stiamo domandando non come fare un'architettura che usi superficialmente l'informazione come comunicazione o narrazione -come abbiamo visto si è già fatto nel corso degli anni Novanta- ma al contrario come fare in modo che l'informazione diventi l'essenza stessa dell'architettura"

Antonino Saggio, “Nuova soggettività. L'architettura tra comunicazione e informazione”, 18 luglio 2004

 

“Ciò che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”

Lao Ze, “La via del Tao e della Virtù”, V secolo A.C.

 

“Nell’età post-industriale la “finitezza” di sempre, che ci opprimeva e ci imponeva la sua legge, si infrange. A portata degli uomini si trova finalmente la risorsa infinita, l’unica: l’informazione, la conoscenza, l’intelligenza.”

Jean-Jacques Servan-Schreiber, “Le Défi Mondial”, 1980

 Oltre alla prima citazione dell’articolo ho voluto aggiungere altre due citazioni che si trovano all’interno del libro "Il nuovo libro della pubblicità" del 1997 all’interno di un capitolo si parla della "quarta ondata".                                                                                                                                        Queste frasi a mio avviso descrivono bene come alla domanda "come fare in modo che l'informazione diventi l'essenza stessa dell'architettura" ancora la risposta risulta aperta. Il punto infatti sta nel fatto che la digital transformation è ancora in atto, più si va avanti nel tempo più è evidente come questo processo sia in realtà infinito.                                                                                                               

Dallo sganciamento del modello standardizzato, ricordiamo la frase di Henry Ford “ogni cliente può ottenere una Ford T colorata di qualunque colore desideri, purché sia nero”, all’arrivo al modello personalizzato, fatto di una rete di interessi, la tecnologia ci ha sempre accompagnati, e ovviamente ha coinvolto sempre ogni campo della società umana e ovviamente anche nell’architettura questo ha avuto un riverbero importante. Dal 2004 ad oggi i progressi sono stati tanti e per avvicinarci un po’ alla risposta alla domanda contenuta nella citazione, si può sicuramente parlare di BIM (Building Information Modeling), ma le potenzialità di questo sistema sono ancora da esplorare. 

Come dice la frase di Lao Ze l’evoluzione e il conseguente cambiamento sono connaturati nella natura umana, ci sarà sempre un momento in cui verrà un’intuizione che stravolgerà le carte in tavola, e allora si potrà parlare magari di "quinta ondata".

 


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